GARDEN MUM



  • Violaciocca Matthiola incana
  • Ophrys tirrenica
  • Lavanda lavandula stoechas
  • Ginestra odorosa Spartium junceum
  • Viola Elba Viola corsica var. ilvensis

Un piccolo giardino per l’educazione ambientale

Un piccolo giardino in cui sono coltivate alcune tra le piante che caratterizzano la ora dell’Isola d’Elba, dalle spiagge alle coste rocciose, risalendo fino ai margini dei boschi, con spunti interessanti per quanto riguarda l’uso medicinale di alcune di esse.

GIARDINO DEI SEMPLICI
semplici-01Qui sono incluse piante erbacee che sono state utilizzate per secoli dall’uomo come piante curative, alcune di queste rivestono un interesse etnobotanico in quanto utilizzate proprio dalla popolazione elbana nel corso dei secoli passati. Le piante sono state raggruppate in base alla loro azione su determinati apparati o sistemi per pura semplicità e perché in questo modo è più intuitivo comprendere il loro possibile impiego anche senza essere esperti di botanica farmaceutica. La parte di pianta utilizzata prende il nome di droga ed è la porzione della pianta in cui i principi attivi risultano più concentrati. Generalmente le droghe venivano seccate per essere conservate durante tutto l’anno, potevano essere usate come rimedi semplici (simplicium), ovvero un solo componente, oppure insieme ad altre droghe (compositum).
Elenco delle piante per l’aiuola “semplici”
CUTANEO: bardana-elicriso-iperico-radicchio selvatico-lino-aloe-calendula-ortica-saponaria
CARDIACO: cardiaca-aglio-scilla-digitale
DIGERENTE: cardo mariano-carciofo-finocchio-psillio-angelica
URINARIO: pungitopo-ruta-asparago-tarassaco-equiseto
NERVOSO: giusquiamo-stramonio-melissa-iperico-valeriana rossa – valeriana officinale
RESPIRATORIO: timo-elicriso-rosmarino-marrubio-rosa canina-malva-borragine-lavanda-menta
AREA INSTALLAZIONI TEMPORENEE ESTERNE
Spazio esterno dove si alternano installazioni tematiche in una piacevole area relax
AIUOLA TOSSICHE
atropa-belladonnaInclude piante velenose, come la belladonna, ma dalle quali è possibile ricavare dei medicamenti. L’Atropa belladonna mette in evidenza, nel proprio nome botanico, una vera e propria dicotomia: Atropa era infatti il nome di una delle tre parche che nella mitologia greca recideva il filo della vita, ad indicare la reale pericolosità della pianta, mentre belladonna indica l’uso curioso delle donne veneziane nel ‘700, le quali inzuppavano nel decotto di foglie di belladonna dei pezzi di stoffa per poi poggiarseli sugli occhi. L’effetto era immediato, le pupille si dilatavano per l’atropina contenuta nelle foglie e lo sguardo appariva più magnetico. Dalla belladonna è infatti possibile ricavare medicinali come l’atropina, che a basse concentrazioni può avere un uso medico-oculistico come midriatico, mentre, se ingerito, il decotto di belladonna può avere effetti gravi e talvolta fatali, essendo i principi attivi atropina e scopolamina delle sostanze parasimpaticolitiche, attive sul sistema parasimpatico e quindi sui muscoli lisci interni come il diaframma, che, se bloccato, porta ovviamente a morte per anossia.
AIUOLA MACCHIA
Lavanda-300Si trovano le specie più significative che compongono la macchia mediterranea e la gariga come l’erica, il corbezzolo, i cisti, la lavanda, il rosmarino, le varie specie di ginestra, l’alaterno, il lentisco e l’elicriso. La fioritura sarà scalare, la prima a fiorire sarà infatti l’erica, con delle campanule bianche e l’ultimo invece il corbezzolo, con delle campanule bianche anch’esso, curiosamente nello stesso momento in cui i suoi frutti sono maturi e rossi.
AIUOLA COSTA
linaria-capraria-300Raggruppa alcune delle specie più tipiche che si possono incontrare in questo particolarissimo ambiente, caratterizzato da una forte salinità e dai venti sempre presenti. Gli adattamenti delle varie piante a quest’ambiente sono incredibili, in particolar modo il colore è generalmente molto più chiaro per la presenza di piccoli peli sulla superficie delle foglie, le quali saranno ovviamente piccole per limitare l’evaporazione e spesso rivestite di cera. Le piante presenti appartengono a due ambienti diversi tra di loro: quello sabbioso e quello roccioso. In questa sezione ritroviamo anche alcune specie endemiche, come il Limonium ilvae, o la Linaria capraria, specie protette e minacciate talvolta, oltre che dall’uomo, anche da altre specie aliene o invasive per le quali si rimanda all’ultima aiuola del giardino.
AIUOLA ALIENE
Carpobrotus_acinaciformisQuest’aiuola raggruppa alcune delle piante che sono state portate all’isola d’Elba e che poi si sono propagate in vari ambienti, rappresentando talvolta una vera e propria minaccia per le piante spontanee autoctone ed endemiche. Un caso su tutti è rappresentato dal Carpobrotus acinaciformis, bellissimo e fotografato lungo le coste per i suoi grandi fiori viola, ma in questo ambiente così particolare rappresenta una seria minaccia per le specie endemiche costiere, poiché si propaga rapidamente andando a ricoprire quelle porzioni di costa dove da millenni vivono invece la Linaria o il Limonium, le nostre specie endemiche.