I FIORI DI COBALTO
Articolo di Andrea Dini, ricercatore del CNR.

La scorsa estate sono sceso, assieme ad alcuni colleghi dell’Università di Pisa, nelle gallerie della miniera del Ginevro, quelle scavate a 24 metri sotto il livello del mare. Volevamo andare a “caccia” di “fiori di cobalto” o, più correttamente, di cristalli di eritrite: un minerale viola che si forma per l’ossidazione dei solfuri di cobalto.

 

Non ci interessava trovare cristalli da collezione, i fiori di cobalto ci servivano come una spia della presenza del minerale primario, la cobaltite, che può essere scambiata facilmente con la pirite o l’arsenopirite.

 

Seguendo i “fiori” viola sulle pareti delle gallerie abbiamo individuato alcune zone in cui sono presenti significative concentrazioni di cobaltite che, grazie alla disponibilità della società Caput Liberum S.r.l. (gestore del parco minerario), stiamo studiando per capire l’origine del giacimento di magnetite sfruttato in passato dalla miniera del Ginevro.

 

ERITRITE L’eritrite si forma tutt’ora sulle pareti umide di alcune gallerie della miniera del Ginevro. Questi fiori di cobalto evidenziano la presenza di piccoli cristalli di cobaltite nello skarn.

COBALTITE
Cristalli cubo-ottaedrici di 2 mm inglobati nella roccia della miniera del Ginevro all’isola d’Elba.