Batoniite minerale dell’anno

Articolo del collezionista Massimo Batoni al quale è stato dedicato il nome del minerale scoperto nella miniera di Cetine di Cotorniano.

Nel 2023 gli studi sulla mineralogia della Toscana condotti dal personale della sezione di Mineralogia del Museo di Storia Naturale dell’Ateneo pisano in collaborazione con i ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa hanno condotto alla scoperta della batoniite, un solfato basico idrato di alluminio, che, per merito della particolare complessità della struttura, mai osservata fino ad oggi in natura, è stato insignito “minerale dell’anno” dall’IMA (International Mineralogical Association), importante riconoscimento per la prima volta assegnato ad un minerale italiano.

Batoniite

La batoniite, era già stata individuata da collezionisti ricercatori (G. Brizzi e A. Santucci) nei primi anni novanta, ma, causa la povertà del materiale raccolto e la strumentazione del tempo, non fu possibile portare a termine la sua determinazione da parte dei ricercatori dell’Ateneo Fiorentino.
In tempi recenti (2022 – 2023), nel quadro di una collaborazione pluriennale tra il Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa con l’Associazione Mineralogica Fiorentina (AMF) e l’Associazione Mineralogica di Prato e Pistoia (AMPP), è stato consegnato un campione dotato di ottima cristallizzazione che, analizzato utilizzando i nuovissimi strumenti del “Centro per l’Integrazione della Strumentazione scientifica dell’Università di Pisa” (CISUP), ha permesso di arrivare alla determinazione della nuova specie, che per la sua particolare struttura porta anche nuove interessanti conoscenze sul ciclo geochimico dell’alluminio, uno degli elementi più abbondanti e importanti del nostro pianeta.

Due ultime considerazioni in chiusura:
La batoniite proviene dalla miniera abbandonata delle Cetine di Cotorniano (SI), geosito tra i più importanti del mondo, noto per circa un centinaio di minerali presenti, fra i quali ben 7 “type locality” (due di recentissima approvazione, nannoniite e dacostaite – maggio / giugno 2024, altri sono tutt’ora in studio); la miniera rappresenta quindi un importante bene naturale e scientifico che sarebbe opportuno salvaguardare e proteggere.
Questi 3 nuovi minerali, trovati da collezionisti dell’area fiorentina, sono stati individuati tra campioni presentati al concorso “miglior minerale sconosciuto” dai partecipanti all’annuale mostra scambio minerali di Firenze.
Il concorso prevede la scelta e la premiazione dei più interessanti campioni non riconosciuti visivamente da consegnare, poi, per uno studio approfondito al Dipartimento di Scienza della Terra dell’Università di Pisa. Siamo di fronte ad un lampante esempio citizen science, in cui i collezionisti svolgono ricerca sul campo e i ricercatori dell’Università portano avanti le analisi scientifiche sui campioni trovati per giungere alla loro completa caratterizzazione.

Massimo Batoni

Struttura della batoniite

Massimo Batoni, nato a Firenze nel 1948, residente a Firenze.
Laurea in scienze biologiche (1983), insegnante di scienze e chimica dal 1973 al 1984 poi dirigente scolastico dal 1985 al 2012.
Collezionista di minerali da studente. Interessato sia ai campioni estetici sia a quelli sistematici. Le sue ricerche sono concentrate particolarmente su siti toscani, laziali e liguri, ma non mancano quelle all’estero (soprattutto in Svezia e Norvegia).
Ha scritto articoli di divulgazione mineralogica, è editor di “Fiori della terra, colori e geometrie dei minerali” e, con C. Biagioni e D. Mauro di “Rame nativo, tesori mineralogici della Toscana”, infine ha scritto con S. Menchetti & altri “Le Cetine di Cotorniano, miniera e minerali”, e “Le Cetine di Cotorniano, miniera nata e vissuta per la guerra … ma anche paradiso per la mineralogia”.
Attualmente è vicepresidente di AMI (Associazione Micromineralogica Italiana) e membro di AMF (Associazione Mineralogica Fiorentina).